[22 Luglio 2003]Il sito web

ImageDa quando il CTI è stato costituito, e cioè meno di un mese fa, abbiamo
fatto di tutto per dotarlo quanto prima di un Sito Web. Volevamo essere
in rete prima dell’appuntamento di Barcellona. C’è voluta pazienza e
pervicacia, ma ci siamo riuscite, ed è con una certa soddisfazione che
scrivo queste righe.

Siamo solo agli inizi, però, e tanto c’è
ancora da fare per rendere visibili i frutti del lavoro delle teologhe
impegnate nelle Facoltà teologiche italiane. Un impegno che già da
diversi anni si è andato a collocare nel panorama teologico e culturale
del nostro Paese. Non misconosciuto, certo, ma neppure troppo
conosciuto.

Soprattutto, però, c’è tanto ancora da fare per
raggiungere lo scopo che ci siamo prefisse: far entrare la prospettiva
di genere stabilmente, come è da tempo già nei diversi paesi europei,
anche nell’orizzonte della ricerca teologica italiana. Una tappa,
questa, obbligatoria, perché la riflessione teologica cominci ad essere
finalmente inclusiva. Dovunque, infatti, l’accesso delle donne alle
Università teologiche non ha comportato soltanto un inserimento nei
diversi ambiti degli studi accademici, ma si è rivelato un vero e
proprio "innesto". Ha imposto, cioè il vaglio critico delle prospettive
ritenute ormai acquisite ed ha comportato l’esplorazione di campi di
indagine sconosciuti nonché la formulazione di categorie e paradigmi
nuovi.

Da questo punto di vista il passaggio, in ambito
femminista, dai Women’s Studies ai Gender Studies è stato, già di per
se stesso, eloquente. Nessuna teologa italiana considera gli Studi di
genere un credo scientifico. Anzi, la critica più serrata ai limiti ed
ai rischi della prospettiva di genere è stata avviata – e a ragione –
proprio all’interno della teologia femminista. Ciò non toglie, però,
che le ricerche di genere abbiano trovato diritto di asilo nelle
università di tutto il mondo e cominciano a rappresentare un possibile
punto di sosta sul quale avviare un fruttuoso dialogo epistemologico
con la teologia accademica tradizionale.

Con l’auspicio che ciò divenga possibile anche in Italia, il CTI comincia il suo primo anno di vita.

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Roma, 22 luglio 2003
Memoria liturgica di
Maria Maddalena