Donne e Bibbia. Storia ed Esegesi

Donne e Bibbia. Storia ed Esegesi,

a cura di Adriana Valerio, Edizioni Dehoniane, Bologna 2006

La marginalità che le donne hanno
nella Bibbia è forse allo stesso tempo causa e conseguenza della
scarso riconoscimento che esse trovano nelle Chiese e nella teologia.
All’interno di questa situazione storica è però possibile individuare
«una lunga tradizione interpretativa» della sacra Scrittura da parte
delle donne (Parte Prima del volume), evidenziare una particolare
presenza di «donne nei testi sacri» (Parte Seconda) e delineare,
infine, a livello ermeneutico, i tratti specifici di un’esegesi
a/femminile, praticata
da donne cristiane ed ebree (Parte Terza). Questo volume, articolato in
12 contributi, intende offrire un’originale chiave di lettura sul
rapporto tra le donne e la Bibbia, in una prospettiva ecumenica e
interreligiosa.


I luoghi della memoria. Istituti Religiosi femminili a Napoli nei secoli IV-XVI, I, Voyage Pittoresque, Napoli 2006

Il
volume riporta la storia, spesso assai intricata, di 56 istituzioni
femminili napoletane sorte tra il IV e il XVI secolo: Monasteri,
Conservatori, Educandati, Ritiri per orfane o per vedove, Ospedali.
Frutto
di un intenso lavoro di ricerca, tanto archivistica quanto
bibliotecaria, iconografica, fotografica e cartografica, l’opera è
stata concepita per costituire al contempo un’opportunità per ulteriori
e più approfondite indagini sulle singole realtà rappresentate ed uno
stimolo, per il grande pubblico, a conoscere maggiormente aspetti della
storia e del quotidiano partenopeo dei secoli scorsi, soprattutto per
quanto concerne la storia delle donne a Napoli, dentro e fuori le mura
dei monasteri.

Il volume presenta, oltre alle schede
relative ai singoli siti, una Introduzione di Adriana Valerio ed un
saggio storico-artistico della studiosa inglese Helen Hills.

Il
lavoro, inoltre, è parte integrante del progetto internazionale Le
Donne e i luoghi della memoria, avviato insieme alle città di Salamanca
e di L’Avana, ed intende rappresentare un’apripista per una
ricognizione del patrimonio storico-architettonico sul territorio di
ogni città che voglia ricomporre le tracce di una memoria significativa
delle donne.