La finestra teologica 78

“La dinamica essenziale e primaria della comunicazione della fede è quella propria di un atto comunicativo fra due persone e la condizione di fondo della sua praticabilità è la libertà degli interlocutori, sia nel dire, sia nell’ascoltare e sia, soprattutto, nel tirarne le conseguenze. La fede o è il risultato di un ascolto gradito e di una scelta consapevole, personale e libera, o semplicemente non è. Questa condizione di libertà ha bisogno di essere valorizzata non solo nella proposta della fede ai non credenti che non sono mai stati battezzati, ma anche nel rapporto della Chiesa con i battezzati che non si professano più credenti.

[…]Tutto questo, però, implica anche il rapporto della Chiesa con la società e le sue esternazioni pubbliche nei confronti dei problemi di carattere etico e politico che vi agitano.”

 

s. dianich, Chiesa e laicità dello Stato. La questione teologica, San Paolo, Cinisello Balsamo 2011, 37-38.

 

Quale ecclesiologia alla luce di una società sempre più “laica”, dove l’impianto religioso è sostanzialmente venuto meno, una società con la quale la Chiesa vuole e deve entrare in relazione?                         Simona Baccani