Il 30 novembre 2013, presso l’Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia di Verona, si è riunito il CTI della zona Triveneto, per scambiare riflessioni, esperienze e speranze legate alla teologia delle donne. Eravamo circa 25, provenienti da Padova, Vicenza, Treviso, Milano, Verona…
Se le città e le chiese sono certamente luoghi che hanno proprie leggi, scritte e non scritte, in esse possono accadere importanti trasformazioni quando le donne divengono soggetti narranti. Si tratta di movimenti generati da nuove domande, ma anche da nuove pratiche. È su questa parola che ci siamo soffermate, guidate da Maria Antonella Grillo. Una pratica è un processo a cui si dà inizio per dare una risposta creativa a un contesto nel quale si avverte un’urgenza ancora senza nominazione, senza confine, eccessiva e sproporzionata. In tal modo, il contesto stesso si modifica.
La cornice dentro la quale si è collocato lo scambio è stata quella della vita e del pensiero di due donne: Marisa Bellenzier e Ivana Ceresa, che hanno trovato eco nel testo Lo straordinario nell’ordinario. Città, donne e chiesa: la via italiana di Marisa Bellenzier e Ivana Ceresa (Effatà, Torino 2013), di Maria Antonella Grillo e Luisella Lugoboni. Della prima ci ha parlato la stessa Maria Antonella, mentre sulla seconda sono intervenute quattro Sorelle dell’Ordine della Sororità, eredità storica e spirituale della stessa Ceresa, per l’occasione nostre gradite ospiti. Con loro abbiamo anche concordato una nostra presenza a Mantova per la presentazione del libro, che non vuole essere solo un modo di far conoscere il testo, ma anche un momento di riflessione sul significato, oggi, della Sororità.
Il dibattito che ha attraversato la giornata si è svolto attorno a diverse questioni: che cosa significa “appartenere”? Con quali categorie tale appartenenza può essere detta? Come mantenere apertura ecumenica, sguardo sul mondo, attenzione al “fuori”, spazi per le differenze tra donne? In quale prospettiva declinare un metodo di contaminazione di pensieri mantenendo una chiave critica? Come esercitare l’autorità?
Sono domande cruciali, che non possono raccogliere risposte definitive, ma che guideranno anche in futuro il nostro lavoro. Il prossimo incontro si terrà a Padova, il 22 marzo dalle 10 alle 16, presso il Centro Universitario.
