Antonina Wozna: immaginazione e attraversamenti. Eco di ESWTR Vienna “Immaginare in futuro”

“Traslazione. Trasgressione. Trasformazione:
attraversare frontiere interreligiose, etiche e di 
rappresentazioni”

Congresso 2017 dell’ESWTR (Associazione Europea delle Donne per la Ricerca Teologica) a Vienna

In contesto di polemiche interreligiose, di preoccupazione per i rifugiati di Siria, di minaccia terroristica e di necessità di una maggior presenza e influenza delle donne nell’agenda teologica e politica, si è tenuto a Vienna, nell’estate di questo anno (23-27 agosto) il XVII Congresso Internazionale dell’ESWTR.

L’obiettivo – peraltro raggiunto – era quello di condividere riflessioni e studi teologici e stabilire ponti di comunione tra persone e comunità accademiche, culturali, e religiose, nella loro ampiezza e diversità. Si è trattato invero di una esperienza di rete e di grande energia, che ha intercettato e animato più di 120 partecipanti, teologhe europee, ma anche del Cile e del Messico, appartenenti a diverse comunità religiose: musulmane di Bosnia e Olanda, ebree dell’Iraq e di Germania, teologhe ortodosse, protestanti, cattoliche si sono confrontate in un quadro di differenze che ha consentito un buon esercizio di dialogo.

Il titolo “Traslazioni. Trasgressioni. Trasformazioni” ha supportato un ampio ventaglio di riflessioni: sulla relazione fra fede e cultura contemporanea; sulla trasmissione del messaggio biblico in chiave di liberazione nel contesto sociale globale; sulla promozione del dialogo fra università e società, fra comunità religiose, fra credenti e non credenti e infine sulla presenza delle donne sulla loro esperienza nel dialogo interreligioso e nell’impegno etico e istituzionale.

La prospettiva utopica e portatrice di speranza, incarnata dalla realtà migratoria intesa come sfida per la teologia e l’etica, offerta nella relazione di Regina Polak (Università di Vienna), ha aperto il dibattito. Eccone i nuclei tematici:

a) Dialogo interreligioso: Judith Grüber (Università di Lovanio) ha indicato la categoria di visione/rappresentazione come chiave di identità delle donne, al fine di re/immaginare le traiettorie dominanti nella rappresentazione di Dio. Catherine Cornille (Boston College, EE.UU) ha raccolto gli atteggiamenti cruciali nel dialogo interreligioso: umiltà epistemologica; impegno all’interno delle proprie tradizioni di appartenenza; empatia e capacità di far risuonare in sé le pratiche delle altre religioni; infine l’ospitalità che rintraccia la “verità” del discorso dell’”altr*”. Irmtraud Fischer (Università di Graz, Austria) ha sottolineato quanto sia necessario mantenere vivo il dialogo fra donne ebree e cristiane.

b) Metodologie e ermenutiche bibliche: Agnethe Siquans (Università di Vienna), Mercedes Navarro Puerto (Università Pontificia di Salamanca) e Carmen Bernabé Ubieta (Università di Deusto) hanno affrontato l’esegesi e l’interpretazione dei testi fondanti e comuni alle diverse tradizioni, offrendo piste per la loro lettura femminista e liberazionista.

c) Aspetto etico e pratico: Valeria Ferrari, infermiera svizzera, dottore di teologia (Università di Monaco) e Marta López Alonso, infermiera e dottore di teologia morale (Universidad Pontifica de Comillas, Spagna) hanno presentato “la cura” come principio etico universale, che significa, a partire dalla radice greca epimeleia prevenire il danno e attivare una cura integrale della persona.

Il congresso ha attivato inoltre spazi di comunicazione e laboratorio su nuclei tematici, avvalendosi della competenza di più di trenta esperte, con la possibilità di esprimere i temi in forma artistica, attraverso posters. Ci sono stati anche momenti di preghiera comune, pasti conviali e distesi e visite guidate per la città, sulle tracce di grandi donne. Nel contesto del Congresso si è anche tenuta l’Assemblea associativa.

Antonina Wozna

Membro di ESWTR e anche della Asociación de Teólogas Españolas, dottoranda in teología fondamentale nella Pontificia Università Antonianum (Roma).
30 de septiembre del 2017