E NON DIMENTICO
di Maria Ester Loconsole
E non dimentico.
E non voglio dimenticare.
Neppure uno
neppure l’ultimo
di quel triste conteggio
neppure quello fuori dai conti
che non vien detto
mentre si aprono
ventagli di speranza.
Neppure una
di quelle storie
a me e a tanti sconosciute
neppure uno di quei volti
amati, che hanno amato.
E non dimentico.
E non voglio dimenticare
la nostra impotenza
il nostro doverci fermare
il nostro non poter andare altrove
i nostri sguardi attoniti
nel dover guardare
tutti, in faccia, ora
il limite ineludibile
della nostra esistenza.
E neppure quel guardarci
con sospetto e desiderio insieme
quel cercarci
dalle finestre, dai balconi
le passeggiate a turno
sui terrazzi
con lo sguardo all’orizzonte
e al cielo.
E non dimentico.
E non voglio dimenticare
chi ha dovuto prender decisioni
chi non si è mai fermato
chi ha rischiato la vita
chi ha continuato
a fare il suo semplice lavoro
quel lavoro prezioso
per cui solo ora
è considerato
e ringraziato.
E neppure chi ha saputo cercare
e trovare soluzioni
chi ha saputo inventare.
Chi, per amore
ha superato sé stesso
E non dimentico.
E non voglio dimenticare.
Perché la memoria
apre lo sguardo
smaschera
quel futuro arrogante
che invade il presente
se vuoto di storia.
Non dimentico
e non voglio dimenticare.
Perché questo tempo è gravido.
A noi, che rimaniamo,
farlo essere.
Aborto, clone o vita.
(Cenacolo Missionario Comboniano – Roma)