31 luglio – 3 agosto 2014: Seminario specialistico interdisciplinare, l’affidamento.

Seminario specialistico interdisciplinare
in collaborazione e con il sosetegno dell l’ISSR di Ancona

L’affidamento: tra esperienza umana e metafora teologica
Come lo scambio e la donazione, l’affidamento è una relazione che rispetta una logica ternaria: io affido qualcosa/qualcuno a qualcuno. Tale logica mette al centro il momento della mediazione e dunque profila una relazione mediata tra due (eventualmente tre) persone. Se fosse applicata alla sfera religiosa e in particolare alla relazione tra uomo e Dio, l’affidamento configurerebbe quest’ultima come una relazione esemplarmente mediata.La specificità di questa mediazione dell’affidamento si coglie nella differenza con cui l’affidamento si smarca dalla donazione. Affidare implica una donazione parziale o comunque incompleta, dal momento che configura un possesso condiviso e non completamente trasferito.

Questo implica anche una sorta di resistenza all’eventuale gratuità della donazione? Significa che l’affidamento costituisce un’alternativa anche all’idea di donazione gratuita? Il paradigma di mediazione e di condivisione che l’affidamento introduce è l’occasione di recuperare nella sua sensibilità e sensatezza il medio dell’affidamento, ciò o colui che è affidato? Quali sono i vizi e le virtù della parzialità della donazione in causa nell’affidamento?

Se la logica ternaria dell’affidamento implica necessariamente l’accettazione da parte del destinatario di ciò o colui che viene affidato, come precisare meglio questo ruolo dell’accettazione? Può la figura dell’adozione costituire una controparte significativa dell’affidamento? Quali sono i risvolti di questa coppia affidamento-adozione in religione?

La fede e la fiducia sono spesso considerate delle istanze primitive, non ulteriormente fondate su altre nozioni. Può l’affidamento (ed eventualmente l’adozione come sua controparte) costituire l’elemento che non presuppone ma costruisce la relazione di fiducia e allarga la responsabilità sul piano della condivisione? Se sì, può dunque l’affidamento costituire anche un elemento che illumina il fenomeno della fede nella sua dinamica interna e possibilmente nella sua genesi?

 

Queste interrogazioni di carattere filosofico (e filosofico-religioso) abbozzano un indirizzo di ricerca che trova in molteplici discipline il suo banco di prova. L’obiettivo che con queste interrogazioni ci si propone è quello di aprire e approfondire un ambito di discussione interdisciplinare che possa, in un secondo momento della discussione, fungere da contesto di riflessione per ulteriori interrogazioni specificamente religiose e cristiane.

Con il bagaglio di una discussione approfondita e interdisciplinare sui risvolti della relazione di affidamento, per esempio, si potranno affrontare con rinnovato interesse questioni come:

– Cosa significa affidarsi nelle mani di Dio? In che misura una tale relazione ci dice qualcosa di specifico sul fenomeno della fede?

– Cosa significa che Dio ci ha affidato la vita, la terra, l’umanità (frasi spesso impiegate senza molti chiarimenti in argomentazioni delicate come quelle bioetiche o ecologiche)?

– L’affidamento e l’adozione sono pensabili solo all’interno di un orizzonte di fede oppure esse possono essere considerate come la dinamica interna della fede, ovvero come fondative della fede, o ancora come utili a descrivere la genesi dell’atto di fede?

– Secondo l’analisi dell’affidamento che la lega indissolubilmente all’adozione, l’articolazione della nozione può essere spinta oltre il livello in cui l’adozione è adozione della fede, cioè spinta al livello in cui l’adozione riguarda il contenuto della fede, ovvero Cristo. La questione dell’adozione di Cristo da parte di Dio ha una lunga storia nel cristianesimo. Quali è esattamente il ventaglio delle interpretazioni di tale idea? Quali sono le interpretazioni o gli aspetti di alcune interpretazioni di questa idea che possono essere considerati ancora interessanti nella nostra epoca? Si può parlare della relazione dell’uomo a Cristo come della relazione di adozione di Cristo da parte dell’uomo? Questo tipo di relazione renderebbe più sensata e antropologicamente viabile la nozione temeraria di imitatio Christi? È accettabile la conseguenza per cui la donazione di Dio in Cristo si articolerebbe nel senso di un affidamento (e non di una donazione completa)?

– “Una cosa, però, diventa sempre più evidente per me – scriveva Etty Hillesum – e cioè che tu non puoi aiutare noi, ma che siamo noi a dover aiutare te, e in questo modo aiutiamo noi stessi”. Siamo davanti forse alla svolta moderna della comprensione di Dio. Cosa significa che Dio si è affidato all’umanità in Cristo? Quali sono i risvolti teologici di questa idea e le sue ricadute nella vita quotidiana del cristiano?

 

Il seminario si propone di far interagire costantemente la discussione, anche relativamente a queste ultime interrogazioni, più esplicitamente a carattere religioso, con diverse discipline che sono direttamente investite dalla tematica dell’affidamento, come ad esempio le scienze psicologiche, sociologiche, giuridiche.

Invitiamo studiosi e ricercatori, professionisti del campo e cultori della materia ad intervenire.
Il seminario è a numero chiuso.

Interverranno come relatori:

  • Prof. Baldassarre Pastore (Giurista)
  • Prof. Luca Alici (Filosofo)
  • Prof. Marino Maglietta (Fisico prestato al Diritto, Pres. Naz. Crescere Insieme)
  • Prof. Massimiliano Colombi (Sociologo)

 

Il gruppo dei discussant:

  • Marco Damonte, (Genova)
  • Giuseppe Di Salvatore, (Basilea-Verona)
  • Sara Neva (Parma)
  • Emanuela Mariani (Bologna)
  • Benedetta Selene Zorzi (Ancona)

Programma**

 

Giovedì

ore 17.00 arrivi

ore 18.30 vespro

ore 19.10 cena

 

Venerdì

ore 7.30 Lodi

ore 8.10 colazione

ore 9.00 Saluti e introduzione: L’esperienza umana per parlare di Dio (Benenedetta Zorzi – ISSR Ancona)

Primo incontro: Baldassarre Pastore (Univ. Ferrara, Giurisprudenza), Affidamento ed esperienza giuridica

ore 10.30 Break

ore 11.00 Discussione

ore 12.30 pranzo

ore 14.30 Secondo incontro: Luca Alici (ISSR Ancona – Univ. Perugia), “L’essenziale è invisibile agli occhi”. La fiducia in questione.

ore 16.00 Break

ore 17.00 Dibattito

ore 18.30 vespro

ore 19.10 cena

 

Sabato

ore 7.30 Lodi

ore 8.10 colazione

ore 9.00 Terzo incontro: Marino Maglietta (Pres. Naz Crescere Insieme), L’affidamento dei figli dopo l’entrata in vigore del D.lgs 154/2013

ore 10.30 Break

ore 11.00 Dibattito

ore 12.30 pranzo

ore 14.30 Quarto incontro: Massimiliano Colombi (ISSR Ancona, Sociologia), Gli affidamenti ci fanno ricchi. Tessere legami nella società dello slegamento.

ore 16.00 Break

ore 17.00 Dibattito

ore 18.30 Vespro 

ore 19.10 cena

 

Domenica

ore 7.30 Lodi 

ore 10.00 Messa domenicale

ore 12.30 pranzo

ore 14.00 partenze

 

 

La comunità monastica è lieta di condividere la preghiera con gli ospiti che accoglie, ma la partecipazione non è da ritenersi in alcun modo obbligatoria.

 

I relatori

BALDASSARE PASTORE (1957) è professore ordinario di “Filosofia del diritto” presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara, dove insegna anche “Metodologia e logica giuridica”. Da 2006 al 2009 è stato Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara. È condirettore della rivista “Ars Interpretandi” (Carocci); fa parte del Comitato editoriale della “Rivista di Filosofia del diritto” (Il Mulino), del Comitato consultivo della rivista “Ragion pratica” (Il Mulino) e del Comitato scientifico della rivista on line “Diritto e questioni pubbliche”. Dal 2011 è componente del Consiglio della Società italiana di Filosofia del diritto. È componente del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Ferrara e del Comitato etico unico della Provincia di Ferrara. Ha pubblicato, oltre a numerosi articoli su temi di teoria del diritto, di teoria dell’interpretazione giuridica, di filosofia pratica e su diversi aspetti connessi alla problematica dei diritti umani e del pluralismo culturale, i seguenti libri: I princìpi ritrovati. Saggio su Ronald Dworkin (Ila Palma, Palermo 1985); Tradizione e diritto (Giappichelli, Torino 1990); Giudizio, prova, ragion pratica. Un approccio ermeneutico (Giuffrè, Milano 1996); Per un’ermeneutica dei diritti umani (Giappichelli, Torino 2003); Pluralismo, fiducia, solidarietà. Questioni di filosofia del diritto (Carocci, Roma 2007); Decisioni e controlli tra potere e ragione. Materiali per un corso di filosofia del diritto (Giappichelli, Torino, 2013. E’ autore, con L. Lanza, della monografia: Multiculturalismo e giurisdizione penale (Giappichelli, Torino 2008). Pagina personale

MARINO MAGLIETTA (Firenze, 29 marzo 1940) è un accademico italiano, professore associato di fisica presso la facoltà di ingegneria dell’Università degli Studi di Firenze e docente presso molti istituti di formazione di mediatori familiari. Dall’inizio degli anni Novanta dedica gran parte della sua attività ai problemi socio-giuridici, con particolare attenzione per la famiglia in crisi. Nel 1993 fonda l’associazione nazionale Crescere Insieme, della quale è tutt’ora presidente. È socio onorario dell’AIMeF Associazione Italiana Mediatori Familiari e membro della Consulta Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza “Gianni Rodari”.   WIKIPEDIA

LUCA ALICI è assegnista di ricerca in Filosofia Politica presso l’Università di Perugia e professore di Filosofia all’ISSR di Ancona. Nel dicembre 2013 ha ottenuto l’Abilitazione Scientifica Nazionale per la Seconda Fascia in Filosofia Politica. Insegna Storia della filosofia presso l’Istituto Teologico Marchigiano di Ancona e l’Istituto Superiore di Scienze religiose “Lumen Gentium” di Ancona, Filosofia politica e Storia della Filosofia Contemporanea presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “SS. Alessandro e Filippo” di Fermo.Fa attualmente parte del comitato di direzione dell’annuario di studi filosofici “Anthropologica – Annuario di studi filosofici”, del comitato di redazione del sito della Società Italiana di Filosofia Politica (www.sifp.it) e di quello della rivista semestrale “Cosmopolis – Rivista di cultura” (www.cosmopolisonline.it); è collaboratore della Fondazione LavoroPerLaPersona (www.lavoroperlapersona.it) e membro del Centro Studi Jacques Maritain (http://www.centrostudimaritain.org). È membro del Consiglio di Amministrazione di “Rondine. Cittadella della Pace”.Tra le sue pubblicazioni: Il paradosso dell’educatore, La Scuola 2014; Vademecum della democrazia, con R. Gatti e I. Vellani, Ave 2013; Fidarsi, Meudon 2012; Il diritto di punire, Morcelliana 2012; Il paradosso del potere, Vita e Pensiero, 2007.

MASSIMILIANO COLOMBI, Laureato in Scienze Politiche (indirizzo sociale)presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in “Scienze organizzative e direzionali”. Collabora con il Centro di ricerca WWELL (Welfare, Work, Enterprise Lifelong Learning)del Dipartimento di Sociologia dell’Università Cattolica di Milano. Insegna sociologia presso il Polo Teologico Marchigiano (Fermo e Ancona). Svolge attività di ricerca e di consulenza presso diverse organizzazioni sociali e di rappresentanza con particolare interesse alla relazione tra l’azione sociale e i funzionamenti organizzativi. pagina personale

I discussant

 

Giuseppe Di Salvatore (1977) si è laureato in Filosofia della religione a Roma (La Sapienza) con il professor Marco Maria Olivetti con una tesi sulla fenomenologia di Jean-Luc Marion. Dopo aver conseguito un DÉA (master) in “Ontologia della persona” a Ginevra, si è dottorato a Roma (Tor Vergata) nel 2007 con una tesi sulle teorie dell’intenzionalità, sotto la guida del professor Jocelyn Benoist. Due volte borsista della Scuola di Alta Formazione Filosofica di Torino, ha svolto attività di ricerca post-dottorale in filosofia del linguaggio all’Università di Ginevra fino al 2009. Dal 2009 collabora alle iniziative culturali e di ricerca della Fondazione Centro Studi Campostrini.

Oltre agli studi in filosofia della religione, è impegnato attualmente con ricerche in ambito di fonologia, di epistemologia e di filosofia della matematica.

http://www.centrostudicampostrini.it/page.php?sez=3&l1=249&con=386&anno=2013&l3=387

 

Damonte Marco (1978) dopo il Bacellierato in Teologia e la Laurea specialistica in Filosofia, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università di Genova (2010), sotto la guida del prof. L. Mauro, analizzando da una prospettiva critica il ruolo che la teologia naturale riveste nella filosofia analitica della religione. Attualmente continua l’approfondimento di tale proposta in relazione alla sua fruibilità in una serie di ambiti: dialogo interreligioso, interpretazione della filosofia della religione in Wittgenstein, comprensione dei praeambula ad articulos fidei di Tommaso, lettura di autori italiani degli ultimi secoli (Rosmini, Stefanini e Sciacca) e possibilità di una interazione tra epistemologia della religione ed epistemologia, con riferimento all’epistemologia delle virtù.

Nel triennio 2008/2011 è stato borsista presso il C.U.C. – Fondazione Comunicazione e Cultura (Roma); dal 2010 è membro del comitato di redazione della rivista Philosophical News e svolge attività di ricerca presso il Rosmini Institute e la Fondazione centro Studi Campostrini.

http://filosofia.dafist.unige.it/sto/?p=57

Sara Neva (1981) si è laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Parma con la prof.ssa Gisèle Fischer con una tesi sul problema dell’oggettività. Ha conseguito il Dottorato in “Mente, Logica e Linguaggio” presso l’Università di Bologna, sotto la supervisione del prof. Paolo Leonardi, con una tesi sulla testimonianza come fonte di conoscenza irriducibile (pubblicato con il titolo “Fidarsi è meglio”, EAI, 2014). In ambito filosofico si occupa principalmente di testimonianza, conoscenza e verità.  I suoi interessi spaziano dalla ricerca alla didattica: diplomata in Pianoforte e Didattica della Musica presso il Conservatorio di Parma, si dedica all’insegnamento di Filosofia, Etica, Educazione Musicale e Pianoforte nella scuola secondaria, e attualmente sta conseguendo presso l’Università di Bologna la Specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità.

Emanuele Mariani (1976) si è laureato in filosofia teoretica all’Università degli Studi di Bologna, sotto la direzione del prof. Stefano Besoli, con una tesi sul pensiero di Enzo Melandri. Dopo aver conseguito un DEA (Master) presso l’Università Paris-Sorbonne (Paris IV) sotto la direzione del prof. Jean-Luc Marion, si è addottorato a Parigi, sempre sotto la direzione del prof. Jean-Luc Marion, in cotutela con l’Università del Salento (Lecce) con una tesi sul concetto d’analogia tra aristotelismo e fenomenologia. Vincitore del «Premio Sainati» nel 2011, ha pubblicato nel 2012 con ETS, a Pisa, Nient’altro che l’essere. Ricerche sull’analogia e la tradizione aristotelica della fenomenologia. Attualmente è ricercatore post-doc presso l’Universidade de Lisboa, internamente al «Grupo de Fenomenologia», e membro di vari comitati redazionali nazionali e internazionali: Discipline Filosofiche, Alvearium, Phainomenon, Aisthemata. Le sue ricerche vertono principalmente sul rapporto tra fenomenologia e storia della metafisica.

Benedetta Selene Zorzi (1970) dopo la Laurea in Filosofia e il Dottorato in Teologia ha insegnato Filosofia presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo di Roma e Teologia Spirituale presso la Pontificia Università Lateranense a Roma. È docente stabile di Patrologia e Storia della Teologia  presso l’ITM e di Patrologia e Antropologia all  l’ISSR di Ancona.

 

L’evento è stato pensato, organizzato e curato da  Damiano Bondi, Giuseppe Di Salvatore, Marco Damonte, Benedetta Selene Zorzi.

Ringraziamo il prof. G. Galeazzi, Direttore dell’ISSR, per aver sostenuto l’iniziativa.

Per le iscrizioni rivolgersi a Padre Marino: Tel: 0721.864090 –    info@eremomontegiove.it