La finestra teologica

“La comprensione, dunque, può condurre all’amore. Ma è vero anche il contrario: l’amore genera la comprensione; si tratta di due elementi reciproci. Dobbiamoascoltare per comprendere, ma dobbiamo ascoltare anche per chiamare in gioco la compassione raccomandata da tutte le tradizioni sapienziali. E’ impossibile amare un altro senza ascoltarlo. Se vogliamo essere leali nei confronti delle religioni, dobbiamo avere cura degli altri con tutta la profondità e l’attenzione che speriamo di ricevere da loro. Thomas Merton ha espresso questo concetto dicendo che Dio ci parla  in tre luoghi: nella Scrittura, nel nostro io più profondo e nella voce dello sconosciuto.Dobbiamo avere la benevolenza tanto di ricevere quanto di dare, poiché non vi è maniera migliore di spersonalizzare un’altra persona che parlare senza ascoltarla.”

 

H.Smith, Le religioni del mondo, Campo dei fiori, Roma 2011, 486-487.

 

Sono convinta che il dialogo interreligioso parta dall’incontro tra le persone, prima ancora che dai pronunciamenti ufficiali e dalle autorità, ma siamo davvero pronti ad un ascolto, che prima di me, valorizzi l’altro e il suo pensiero?                      Simona Baccani