Pellegrinaggio dal 16 al 24 novembre 2013: Gerusalemme

OPR
Maria, Madre della Chiesa
Dal 16 al 24 novembre 2013
Guida Spirituale: Suor Maria Teresa Ricci,
teologa specializzata in Mariologia


Scrisse S. Annibale “(…) l’amoroso Redentore volle che sua madre restasse sulla Terra, dopo la sua ascensione, altrimenti la sua Chiesa, ancora nascente, sarebbe rimasta nell’oblio (…). Ecco allora Maria impegnata a salvare la Chiesa, perché, in quanto Madre della Chiesa, a lei spetta custodire, proteggere, conservare la Chiesa in questo Mondo.”


1° giorno sabato 16 novembre: ITALIA/TEL AVIV/NAZARETH
Ritrovo dei partecipanti alle ore 18:30 all’aeroporto di Roma Fiumicino e partenza per Tel Aviv con volo El Al 384 delle 21:45. Cena a bordo. Arrivo all’aeroporto di Ben Gurion alle 02:15, incontro con la guida e partenza per Nazareth. Sistemazione in albergo.

2° giorno domenica 17 novembre: NAZARETH
Pensione completa. Intera giornata dedicata alla partecipazione dell’evento approvato dal Patriarca Latino di Gerusalemme Sua Beatitudine Fouad Twai e inserito ufficialmente nel Calendario stilato dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione.
Programma in fase di definizione:

Ore 09.30 Messa solenne in onore di Maria, Madre delle Genti, per celebrare la “Conclusione dell’Anno della Fede” in Terra Santa dove, è nostra speranza, centinaia di pellegrini italiani incontreranno i cristiani locali e insieme potranno celebrare uno straordinario e irripetibile evento
Ore 11.30 Concerto “a due o più voci” di artisti israeliani e/o stranieri, per ricordare Maria nei luoghi della Galilea, quelli che hanno dato inizio alla fede cristiana.
Ore 15:00 possibilità di accedere a tutti i luoghi mariani della zona che per l’occasione saranno aperti per i pellegrini consentendo loro di accedervi fino a sera tarda.
Nella serata, processione con fiaccolata alla Basilica dell’Annunciazione.

Sarà nostra cura inoltrare non appena possibile il programma dettagliato. Pernottamento in hotel.

“(…) l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea chiamata Nazareth (…) a una vergine che si chiamava Maria. Entrando da lei, disse “Ti saluto o piena di grazia, il Signore è con te”. A queste parole ella rimase turbata (…) L’angelo le disse “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo (…) Allora Maria disse all’angelo “Come è possibile? Non conosco uomo”. Le rispose l’angelo (…) : nulla è impossibile a Dio”. Allora Maria disse “Eccomi sono la serva del Signore, avvenga in me quello che hai detto”. E l’angelo partì da lei. (Lc 1, 26 ss).
Tutta l’attesa dell’umanità si compie in una donna, che rappresenta l’umanità. Una donna normale, nascosta e semplice, come è del resto il Villaggio di Nazareth: umile, nascosto e semplice. Un Dio che si fa piccolo e fragile non poteva che scegliere il quotidiano di una donna che va al pozzo a prendere l’acqua (secondo la tradizione è qui che per la prima volta la raggiunge la voce dell’angelo) e poi nella casa si fa vicino a
lei, fino a farsi carne nel suo grembo. Il parallelo è forte tra ciò che ci circonda, il paesaggio e ciò che avviene in Lei. Anche la maestosità della Basilica riflette la grandezza di Dio e il suo farsi uomo, carne, rappresentato da mura, opera di mani d’uomo.

3° giorno lunedì 18 novembre: NAZARETH/CANA/CAFARNAO/GERUSALEMME
Pensione completa. Partenza da Nazareth per Cana, luogo in cui è avvenuto il primo miracolo di Gesù Cristo, la tramutazione dell’acqua in vino durante un matrimonio.

“(…) ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato a nozze anche Gesù con i suoi discepoli.(…) la madre di Gesù gli disse: “Non hanno più vino”. E Gesù rispose: “Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora. La madre dice ai servi: “Fate quello che vi dirà”. (…) Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea (…). Dopo questo fatto discese a Cafarnao insieme a sua madre, i fratelli e i suoi discepoli e si fermarono colà solo pochi giorni. (Gv 2,1-12)
L’incomprensione tra madre e Figlio continua, ma Maria non si scoraggia: “Fate quello che vi dirà”. Questa è la vera fede, la fede dell’amore che non chiede ragioni ma si affida senza porre condizioni. Davvero le nozze non sono ancora giunte, solo al calvario lei sarà la donna sposa e non più la madre, qui con il primo segno ha inizio quel cammino che si compirà sulla croce: lo Sposo che si dona totalmente alla Sposa.

Proseguimento per Cafarnao, con un breve tratto facoltativo a piedi “Sulle Vie di Gesù”,
dove Gesù iniziò la sua predicazione e vi compì numerosi miracoli. Visita agli scavi, alla sinagoga e alla Casa si S. Pietro.
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e lo mandarono a chiamare. Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: “Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano”. Ma egli rispose loro “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? (…) Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre”. (Mc 3, 31-35)
Maria lo cerca nella sua predicazione, e ancora una volta in questo cammino verso la Pasqua del Figlio si lascia da Lui istruire: ecco mia madre….Coloro che fanno la volontà del Padre sono per me Madre. Così Maria scopre la sua vera grandezza: non solo nell’aver generato il Figlio di Dio, ma nell’aver accolto l’incomprensibile volontà di Dio, anche ora nell’apparente rifiuto del Figlio che diventa per lei il più grande elogio.

Arrivo in hotel a Gerusalemme. Pernottamento

4°/5°/6°/7°/8°giorno martedì – sabato: GERUSALEMME
Pensione completa. Pernottamento in hotel a Gerusalemme. Giorni dedicati alla scoperta della Città Santa e in particolare ai luoghi legati alla Vergine Maria: il Monte del Tempio; il Muro Occidentale; la rampa di scale sulla quale è possibile che Maria, Gesù e i suoi discepoli abbiano camminato; la Chiesa di S. Anna e la Piscina di Betesda; la Dormizione; la Tomba della Vergine; la Sorgente di Maria; il Convento del Rosario; la Chiesa della Visitazione.
Secondo l’apocrifo Protovangelo di Giacomo del 200ca, Maria a tre anni viene portata al tempio e li consacrata al Signore; vi vivrà e li sarà educata fino alla maggior età: i dodici anni.
“Il sacerdote la ricevette e baciandola, la benedisse, dicendo: “il Signore ha reso grande il tuo nome in tutte le generazioni. Per mezzo tuo, alla fine dei giorni il Signore manifesterà la sua redenzione ai figli d’Israele”
Una pagina apocrifa che però risente di tutta la tradizione e della Scrittura.Sembrano riecheggiare le parole di Simeone al tempio quando Maria e Giuseppe portarono Gesù: “Egli è qui per la redenzione di Israele…”

GERUSALEMME/EIN KAREM/BETLEMME/GERUSALEMME
Escursione di intera giornata a Ein Karem e Betlemme.
Secondo la tradizione, Ein Karem è il luogo in cui Maria si reca a far visita alla cugina Elisabetta, madre di Giovanni Battista, quando tutte e due attendevano la nascita dei loro figli.
(…) Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore vanga a me? (…) E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore”. (Lc 1, 39-45)
La fuga, perché la legge prevede la lapidazione per chi è incinta senza essere sposata. Una fuga che diventa grazia, come fu la fuga dall’Egitto per Israele. Ora porta a una donna. Dio, Maria inconsapevolmente diviene immagine del Padre che offre a ogni anima il Figlio. E dal suo stupore nasce il canto, il suo sentirsi piccola, e magnifica il Signore. Il riconoscimento del nostro nulla, permette a Dio di fare grandi cose in noi.
Allora Maria disse:
“L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata (…)” (Lc 1, 46-57)

Proseguimento per Betlemme e visita alla Basilica della Natività, uno dei più importanti santuari cristiani, al cui interno si trova la grotta nella quale nacque Gesù e al Campo dei Pastori.
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra.(…) Anche Giuseppe (…) salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora,
mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in face e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo.
C’erano in quella regione alcuni pastori(…). Un angelo del Signore(…) disse loro: “Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia (…): oggi è nato un salvatore che è Cristo Signore.” (Lc 2, 1 ss)

L’Immenso si fa bambino., Colui che i cieli non possono contenere si nutre al seno di una donna. Silenzio e adorazione come di fronte all’ostia consacrata. La prima mensa eucaristica della storia fu la stalla di Betlemme, e Maria fu la prima ad adorare. In Questo luogo , ma come in tutti i luoghi di questo cammino la terra incontra il cielo, la terra si apre e accoglie l’infinito. L’infinito si fa limite in una piccola città: “e tu Betlemme non sei la più piccola tra le città di Giuda, da te uscirà il Salvatore”… Betlemme simbolo di Maria, la più piccola tra le donne da cui è nato il Salvatore. La piccolezza di Maria sta anche nel suo non capire, non capisce ma comprende come ci dice l’evangelista Luca. Prende con se gli avvenimenti e li medita. Un insegnamento per noi tutti: quante volte non capiamo, ma invece di reagire dovremmo meditare… Lasciare li…

Ritorno a Gerusalemme.

Nei giorni a seguire visita al Museo d’Israele dove si trova il modello di Gerusalemme nel periodo del secondo Tempio;
Quando venne il tempo (…) portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore(…). Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone(…)e mentre i genitori portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio (…). Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: “Egli è qui per la rovina e la resurrezione di molti in Israele (…). E anche a te una spada trafiggerà l’anima.” (Lc 2, 22-35)
Al tempio per la prima volta Gesù viene offerto al Padre, al tempio dopo l’adorazione a Betlemme Maria accoglie le prime parole che vengono loro dette su Gesù. E Maria inizia a non capire, ma accoglie.

e partecipazione alla Via Dolorosa con particolare devozione alle quattro stazioni collegate direttamente alla Vergine Maria: la IV, la X, la XII e la XIII, situate all’interno del Santo Sepolcro.

La IV stazione, situata all’interno della Chiesa Armeno Cattolica, richiama il luogo in cui Maria soffrì vedendo suo figlio sotto il peso della croce sulla strada verso il Golgota; la X ricorda la rimozione degli indumenti di Gesù; la XII il luogo della Crocifissione; la XIII è dedicata alla sofferenza di Maria che ricevette il corpo di Gesù quando fu deposto dalla croce.
Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico il Golgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù nel mezzo”. (…) I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato (…). Stavano presso la croce di Gesù sua madre, (…). Gesù allora, vedendo la madre e li accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre. “Donna, ecco il tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco la tua madre”. E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
Dopo questo, Gesù, (…) disse per adempiere la Scrittura: “Ho sete”. (…) posero perciò una spugna imbevuta di aceto (…). Dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: “Tutto è compiuto!” E chinato il capo, spirò. (Gv 19, 25 ss).
Ora è giunta l’ora e basta una parola: Donna. Maria è la donna, la prima e l’unica, lei la prima martire che partecipa alla croce del Figlio, lei sotto la croce partecipe della Sua passione. Si realizzano le parole di Simeone al tempio: “ecco una spada ti trafiggerà l’anima”. Ma ora tutto è compiuto. E nel dolore la fede continua, perché Maria rimane lì, la madre resta e non scappa come i discepoli. L’unica vera discepola fedele è la madre, ora divenuta sposa a cui il Figlio si offre.

IL SEPOLCRO: IL SABATO SANTO
(…)Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era una giradino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino. (Gv 19, 41 ss)
Lei l’unica che continua a credere nonostante tutto e tutti, lei sola che ha reso possibile il miracolo più grande del Figlio: la resurrezione. Tutti i miracoli di Gesù sono avvenuti perché qualcuno credeva in Lui: “la tua fede ti ha salvato”. E così ora in questo sabato lividi di dolore, dove tutti sono scappati, lei è l’unica a credere di fronte a quella tomba, nel silenzio. A lei non appare il Figlio risorto, perché lei ha creduto…Da sempre, fin dall’inizio. Come disse di lei la cugina Elisabetta: “Beata colei che ha creduto”.

IL CENACOLO
Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C’erano Pietro e Giovanni (…) insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui. (Atti 1, 12-14)
Ora nella Pentecoste diventa Madre della Chiesa, facendo parte della Chiesa corpo del Cristo. E con la Chiesa per l’eternità resterà in preghiera presso il Figlio, per tutti i suoi figli, fino alla consumazione dei secoli. Lei già ricolma di Spirito fin dalla sua giovinezza ora guida i discepoli del Figlio a lasciarsi guidare dal Suo Spirito per le strade del mondo.

9° giorno sabato 24 novembre: GERUSALEMME/TEL AVIV/ITALIA
Partenza per Tel Aviv in tempo utile per l’imbarco sul volo El Al 385 delle 06:10 con arrivo a Roma Fiumicino alle ore 09:00.


QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE IN CAMERA DOPPIA: € 1.270,00
(MINIMO 35 PERSONE)
QUOTA D’ISCRIZIONE PER PERSONA: € 30,00

La quota comprende:
Volo El Al Roma – Tel Aviv – Roma
Tasse aeroportuali
7 pernottamenti così suddivisi:
2 notti a Nazareth (Hotel St Gabriel o similare)
6 notti a Gerusalemme (Beit Yehuda o similare)
Mezza pensione in hotel
Pranzi in ristorante durante le escursioni
Assistenza in aeroporto all’arrivo e alla partenza
Ingressi come da programma
Autobus GT con aria condizionata
Guida parlante italiano
Facchinaggio in hotel (1 bagaglio)
Borsa e documentazione da viaggio
Assicurazione Mondial Assistance medico/bagaglio

La quota non comprende:
Bevande ai pasti
Mance
Spese personali
Assicurazione annullamento viaggio
Tutto quanto non menzionato ne “la quota comprende”

Documento richiesto: passaporto valido per almeno 6 mesi dalla data di ritorno

La quota di partecipazione e le tasse aeroportuali potrebbero subire variazioni secondo il cambio dollaro/euro. Eventuali modifiche dei costi saranno comunicate entro 15 giorni prima della partenza

 

ISCRIZIONE ENTRO IL 15 SETTEMBRE: NUMERO VERDE 800.98.53.83

Organizzazione tecnica
Opera Pellegrinaggi del Rogate
Via Zara, 2 – 13900 Biella
Licenza n. 16914 rilasciata dal Comune di Biella
www.pellegrinaggirogate.org