In principio

Una teologia della creazione e del male

Marinella Perroni , Ursicin Derungs

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Bibbia e teologia di fronte a scienza e coscienza moderne. Una biblista e un teologo accettano la s – da di ripensare insieme, sia pure nella distinzione metodologica tra i loro due ambiti disciplinari, la teo logia della creazione e del male. Nella convinzione che forme di circolarità ermeneutica siano possibili e, soprattutto, necessarie. Sullo sfondo di un di uso disagio nei confronti della dottrina tradizionale su creazione e peccato; all’interno di un nuovo orizzonte ermeneutico nel quale gioca un ruolo importante anche la prospettiva di genere; e nel dialogo con le scienze umane, non ultime quelle letterarie, la teologia ripensa i miti biblici delle origini, per i quali il kosmos si chiama creazione e il male si chiama caduta. Con una cosmologia radicalmente cambiata, il discorso teologico-sistematico si spinge oltre l’impegno ecologico per salvaguardare il creato dalla distruzione umana perché va verso il mistero del compimento di tutto ne «il cielo nuovo e la terra nuova». La teologia della creazione incrocia così l’esca tologia e le impone un cambio di paradigma.