di Vanni Maggioni
L’amore forte si fa del dolore che inchioda
E stringe alla gola respiro e futuro;
genera , da baco a farfalla, seta e rami
per nuove trame e disincanti discreti e ri-possibili incanti
Come curva di salice tra glicine e fiume
Il ramo si piega contorto e non spezza il legame
Ferendo le mani e svelando morsi e abbuiando pensieri
Ma
Ciascun* depost* dal tempo crudele
nel suo bianco sepolcro di rancore e silenzio,
aspetterà di altre lingue la voce
e sognerà di altre anime i gesti
e sentirà di altre braccia la spinta
a richiamare vita e dividere acque e spostare pietre
Perché da vecchia terra e inutili scorie fioriranno
consapevoli desideri e riflesse esistenze e complici intese
che nell’oltre dell ‘ oggi abiteranno i vostri cuori
come svanite farfalle che bruchi torneranno
a speranze filare e sorgenti narrare e esodi tracciare
in albe senza messaggi e da lune senza macchia e da Sirie senza nuvole
per altre pienezze e antichi olivi e giovani giorni
in terre promesse , in aperti confini, in vite crescenti
Buone pasque a tutte/i | Vanni Maggioni