PAOLO E LE DONNE

La Cattedra

«Donna e Cristianesimo»

INVITA

al Ciclo di
lezioni pubbliche

 

“PAOLO E LE DONNE”

in occasione
dell’Anno Paolino

2008-2009

 

venerdì 13 e sabato 14 marzo 2009

dalle ore 15.30 alle 19.00

nell’Aula
Magna della Facoltà.

 

 


Sede: Viale Trenta Aprile, 6 

00153 Roma (Monteverde
Vecchio)

Tel. 06 5839161

 E-mail: marianum@marianum.it

www.marianum.it

PROGRAMMA

 

 

 

 

Venerdì 13 marzo –
15.30-19.00

Lezioni
con dibattito

 La donna nella cultura coeva alle Lettere di Paolo

 Prof.ssa Elena Lea Bartolini

 

 “Nato da donna” (Gal 4, 4)

 Prof.ssa Elena Bosetti

 

 “ La donna deve avere sul capo un segno di autorità

  a motivo degli angeli” (1Cor
11,10)

 Prof.ssa Maria Luisa Rigato

 

 

Sabato
14 marzo – 15.30-19.00

Lezioni
con dibattito

 “… Non c’è maschio e femmina,  perché
tutti voi

 siete uno in Cristo Gesù” (Gal 3, 28)

  Prof.ssa Marinella Perroni

 

 Le collaboratrici di Paolo in Romani 16, 1-16

   Prof.ssa Erika Tomassone

 

 Tecla: protagonismo “apocrifo”?

 Prof.ssa Francesca di Marco

 

Introduce e modera la Direttrice della Cattedra

Prof.ssa
Cettina Militello

 

Dalla Lettera di Paolo apostolo ai
Romani

(Capitolo 16, 1-16)

 

Vi
raccomando Febe, nostra sorella, che è al servizio della Chiesa di Cencre:
accoglietela nel Signore, come si addice ai santi, e assistetela in qualunque
cosa possa avere bisogno di voi; anch’essa infatti ha protetto molti, e anche
me stesso.

Salutate
Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù. Essi per salvarmi la vita
hanno rischiato la loro testa, e a loro non io soltanto sono grato, ma tutte le
Chiese del mondo pagano. Salutate anche la comunità che si riunisce nella loro
casa.

Salutate
il mio amatissimo Epèneto, che è stato il primo a credere in Cristo nella provincia
dell’Asia. Salutate Maria, che ha faticato molto per voi. Salutate Andrònico e
Giunia, miei parenti e compagni di prigionia: sono insigni tra gli apostoli ed
erano in Cristo già prima di me. Salutate Ampliato, che mi è molto caro nel
Signore. Salutate Urbano, nostro collaboratore in Cristo, e il mio carissimo
Stachi. Salutate Apelle, che ha dato buona prova in Cristo. Salutate quelli
della casa di Aristòbulo. Salutate Erodione, mio parente. Salutate quelli della
casa di Narciso che credono nel Signore. Salutate Trifena e Trifosa, che hanno
faticato per il Signore. Salutate la carissima Pèrside, che ha tanto faticato
per il Signore. Salutate Rufo, prescelto nel Signore, e sua madre, che è una
madre anche per me. Salutate Asìncrito, Flegonte, Erme, Pàtroba, Erma e i
fratelli che sono con loro. Salutate Filòlogo e Giulia, Nereo e sua sorella
Olimpas e tutti i santi che sono con loro. Salutatevi gli uni gli altri con il
bacio santo. Vi salutano tutte le Chiese di Cristo.