Carissimi, nel saluto all’assemblea sul Concilio Vaticano II ho dedicato il mio intervento a nome de L’INVITO di Trento
L’INVITO – Trento Contributo all’assemblea “Chiesa di tutti, chiesa dei poveri” A cinquant’anni dall’inizio del Concilio. Roma, 15.9. 2012 Piccoli segni di un Concilio che continua a spirare Una domenica, a messa, battezziamo Teresa ed Elia, ed è una festa. Il pomeriggio la comunità lo dedica alla riflessione. E due genitori, Laura e Silvano, confessano che non battezzerebbero più i loro figli bambini perché, cresciuti, alla fede oggi si sentono estranei. Scrive Piero Stefani che nella società moderna, sempre più libera e secolarizzata, “ad essere trasmissibile è la buona notizia della fede, non l’adesione ad essa”. Ne nasce un confronto animato, ancora in corso sulle pagine della rivista: un giovane accetta di fare il padrino, una ragazza ringrazia i genitori di non avere scelto per lei, un giovane chiede di essere s-battezzato, due genitori ripensano alla loro vita intera. Come contributo all’assemblea, queste che vi racconto sono esperienze a cui persone vicine a L’Invito hanno partecipato con la sensibilità e l’impegno “conciliari” di cui sono capaci. E’ la settimana di Pasqua del 2008 quando la Comunità di S. Francesco Saverio propone, in occasione della confessione comunitaria, di donare il denaro raccolto alla comunità islamica di Trento per la costruzione della nuova moschea. E’ una riposta simbolica alla Lega che sta raccogliendo firme contrarie anche fra i cattolici. Sulla colletta nella società e nella chiesa si accende la polemica. Il vescovo Luigi Bressan la definisce una “testimonianza eccessiva”. Ma prevale la solidarietà. Gli apprezzamenti dei teologi Adnane Mokrani, Shahrzad Housmand, e Tonio Dell’Olio, ad Assisi, al “Corso di studi cristiani” della Cittadella, e a Sanremo, al convegno di “Biblia”, di Amos Luzzatto, danno all’evento un respiro nazionale. Solo oggi, dopo quattro anni, la sentenza del Consiglio di Stato avvia, forse, a soluzione la dolorosa vicenda della moschea. A Trento è eletto segretario provinciale del Partito Democratico Maurizio Agostini, che del collettivo de L’Invito fa parte, e anzi ne fu, trentacinque anni fa, con Piergiorgio Rauzi, uno dei fondatori. Allora era responsabile di Gioventù aclista. Nel forum con i giovani redattori di oggi, la conversazione sulla “sofferenza” della politica prosegue per ore, appassionata. La crisi è la difficoltà a stare insieme, e a dividerci, in modo significativo. I giovani obbiettano, persino crudeli, sulla laicità dello Stato, della Chiesa, del partito. Il segretario spiega, consente, resiste: “può persino darsi che l’impresa fallisca”, ammette in un momento di scoramento. La tensione si fa acuta quando Stefano dice di non poter votare Pd, lui che è segretario provinciale dell’Arcigay. “Per noi donne i sacramenti sono soltanto sei”: con queste parole, in due assemblee affollate, la monaca Benedetta Selene Zorzi riassume la posizione della donna nella chiesa di oggi. Un parroco, don Renzo Caserotti, e il responsabile culturale della diocesi, don Andrea Decarli, non sanno risponderle che “anche per noi uomini sono sei: o l’ordine o il matrimonio”. Non sanno che quella è una citazione dal manifesto “Non siamo più disposte a tacere”, inviato ai padri conciliari nel 1965: “Se il battesimo abilita l’uomo a ricevere sette sacramenti, ma abilita le donne a riceverne solo sei, allora il battesimo non opera con la stessa efficacia nel rendere l’uomo e la donna membri della chiesa”. Lo sa però padre Giorgio Butterini che alla messa pasquale di quest’anno invita i partecipanti a chiedere perdono per un peccato di cui la chiesa non sa ancora emendarsi. Ci sembrano anche questi, a Trento, piccoli segni di un Concilio che, nelle difficoltà della crisi, continua a spirare. Silvano Bert L’Invito. Via Salè 111, 38100-Povo (Tn) e-mail: linvito.trento@gmail.com Il battesimo dei bambini e degli adulti. n.226-227-228 / 2012 La colletta per la moschea di Trento. n.212.213-214 / 2008 La laicità nel forum con il segretario del PD. n.215 / 2009 “Per le donne i sacramenti sono solo sei”. n.228 / 2012 www.linvito.altervista.org