A mo’ di editoriale


8 ottobre 2012
 Carissima Marinella,

carissime tutte del CTI:

 

“Gaudet Mater Ecclesia”

perché il Concilio si infutura,

“Gaudet” perché questa nostra città zeppa forse di troppe cose, ha vissuto per merito tuo, vostro un evento, che come tutti gli “eventi”, nel dopo si avvertirà a largo raggio il beneficio e il senso.

Ha ragione p. Legrand, quando ormai la luna era scomparsa dal palco ed era ritornata ancora una volta nel cuore, che in lui si confermava la certezza di una realtà di Chiesa italiana ormai “matura” non solo per i contenuti che sa portare avanti ma per la capacità di dare uno stile al con-venire, allo stare, uno stile felice così genuino, e, non fuori luogo, femminile nella sua affettuosità.

“Gaudet” perché memoria, parole, sono state beltà, poesia, un fare magico e liberante.

“Gaudet” perché i dormienti si perdono con il gracchiare dei “corvi” che invia a un “cras”, a un domani, per fuggire il presente: si è onorati se essi volano altrove.

“Gaudet” perché con sapienza e con coraggio ancora una volta molta cenere è stata tolta dalla brace ed essa rosseggia.ù

Grazie, con ammirata riconoscenza, grato per essere entrati nel Cinquantenario del Vat II, alla grande, grandezza armonica, nobile semplicità

Con amicizia

 

p. Silvano M. Maggiani, osm