Una preghiera che accomuna tutte le donne del mondo

Si terrà sabato 2 marzo, nella Basilica dei Santi Martiri, a Sanzeno, l’incontro ecumenico per la Giornata Mondiale di Preghiera organizzata dalle donne di diverse chiese cristiane.

Questo evento si tiene ormai in oltre 170 paesi del mondo il primo fine settimana di marzo e si propone di unire donne di varie etnie, culture e tradizioni in un momento annuale di preghiera comune e di proseguire per tutto l’anno il rapporto di amicizia, comprensione e azione, nella preghiera e nel servizio.

Nell’ambito della Giornata Mondiale di Preghiera non ci si accontenta di parlare di ecumenismo, ma lo si vive nel vero senso della parola. Sul piano nazionale si cerca e cura il contatto con le donne di tutte le denominazioni cristiane disposte a collaborare ecumenicamente.

Sul piano internazionale valgono gli stessi principi da mettere in pratica. In numerosi paesi l’impegno di elaborare una liturgia comune rappresenta la primissima opportunità di lavorare insieme per le donne di varie Chiese cristiane. In altri paesi, dove l’ecumenismo femminile gode già di una lunga tradizione, le donne della Giornata Mondiale di Preghiera hanno notevolmente contribuito, attraverso le generazioni, a giungere al consolidato movimento attuale della base cristiana.

L’iniziativa è nata più di un secolo fa negli Stati Uniti e, nel 1927, ha riunito in un’unica proposta quelle di alcune chiese cristiane che avevano accolto l’appello, dando così l’avvio alla formula attuale.

Nota inizialmente come Giornata Mondiale di Preghiera delle Donne ha perso la specificazione “delle donne” perché questa preghiera dovrebbe coinvolgere tutta l’umanità, al maschile e al femminile. Rimane però “delle donne”  in quanto a prepararla sono loro, in particolare ogni anno un gruppo diverso, scelto dentro un paese indicato da un Comitato Internazionale. Si scoprono così contenuti culturali differenti e si conoscono altri modi per impegnarsi a favore della società. Negli ultimi anni si sono avvicendati gruppi interconfessionali di donne cristiane dei seguenti paesi: Indonesia, Samoa occidentale, Romania, Libano, Panama, Polonia, Sud Africa, Paraguay, Papua – Nuova Guinea, Camerun, Cile.

Il gruppo organizzatore indica ogni anno il tema; quello del 2013, proposto dalle donne francesi, è: “ero straniero e voi mi avete accolto”  (Mt 25,35). In questi nostri tempi sempre più globalizzati, acquisisce ancora maggior importanza avere attenzione per le persone che hanno una storia di migrazione, e che devono integrarsi con noi. La GMP offre la possibilità di confrontarsi con donne di altri paesi e perciò di comprenderle e quindi di poter convivere meglio con loro.

Il tema dell’accoglienza dello straniero verrà approfondito durante la preghiera attraverso la lettura del testo di Matteo 25,31-46 (il giudizio universale, dentro il quale si trova la frase-tema) e quello del Levitico 19,1-2.33-37 (che invita a trattare il forestiero come colui che è nato dentro la terra di Israele).

Essere straniera/o – sentirsi estranea/o – è qualcosa che ha da che fare con l’immigrazione o l’emigrazione, ma non solo. Questa sensazione può essere percepita anche nel proprio paese, nel proprio ambiente. Ci separano magari la cultura, i concetti religiosi diversi, oppure potrebbero essere aspetti superficiali come il colore della pelle, l’abbigliamento, l’acconciatura. Vi sono vari tipi di emarginazione che rendono la vita umana più difficile e possono perfino portare allo scoraggiamento e alla disperazione. Come possiamo reagire, per noi e per altre donne, per uomini e bambini?

Il gruppo ecumenico di preghiera “Samuele” di Sanzeno, anima questa preghiera da 21 anni. La prima proposta risale infatti al 1993.  Lo ha fatto inizialmente  in collaborazione con la Comunità Evangelico Luterana di Bolzano, e negli ultimi anni in sintonia con il Gruppo di lavoro dell’Alto Adige.

Il gruppo “Samuele” invita a partecipare a questo incontro molto bello e coinvolgente,  per poter condividere la preghiera con quella delle donne della Francia, sabato 2 marzo, alle 20.30, nella Basilica dei Santi Martiri Anauniesi a Sanzeno.

I canti, le danze, le testimonianze, le coreografie e i segni, aiuteranno tutte e tutti a riflettere e a confrontare con la Parola le proprie scelte di vita.

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