Praga, la città-libro in cui resta ancora tanto da leggere, da sognare e da capire, come amava dire André Breton, la Praga magica di Ripellino che racconta di fantasmi, sortilegi e alchimia; la capitale dei grandi teatri d’opera settecenteschi, dei caffè letterari e del jazz di Charlie Parker, la città cuore irrequieto del Mitteleuropa di Karel Čapek, schiacciata dal nazismo eppure luminosa e danzante, simbolo stesso della primavera nelle parole del poeta premio nobel Jaroslav Seifert.
La Praga ebraica di Franz Kafka. La Praga ebraica che ci ricorda le migliaia di vittime del ghetto di Terezín, luogo della crudeltà nazista, della fame e della morte, ma anche della cultura come valore; simbolo della lotta tra propaganda e resistenza spirituale.