“I have a dream”

Union Mondiale des Organisations Féminines Catholiques

World Union of Catholic Women’s Organisations

Unión Mundial de las Organizaciones Femeninas Católicas

Weltunion der Katholischen Frauenverbände

Maria Giovanna Ruggieri, WUCWO Vice-President for Europe
Via San Martino 32 – 04020 Itri (Latina) – Italy

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8 marzo 2007

“I have a dream”

Nell’anno
dedicato dall’Unione Europea alle Pari Opportunità, la celebrazione
della giornata internazionale delle donne è un’occasione per riflettere
sulle radici e sui valori cristiani a cui le stesse pari opportunità
fanno riferimento per lo sviluppo integrale della persona umana.

Per
noi che- nostre organizzazioni – siamo impegnate nella comunità
cristiana e nella società è una possibilità
in più per proporre la realizzazione degli obiettivi che ci siamo date
all’assemblea di Washington 2006: formazione integrale, costruzione di
una cultura di pace attraverso il dialogo ecumenico ed interreligioso e
sradicamento della povertà attraverso la lotta contro la tratta delle
donne.

Ci sentiamo particolarmente responsabilizzate da quanto il Santo Padre Benedetto XVI ha affermato nel messaggio per la Giornata
Mondiale per la Pace di quest’anno: “Anche la non sufficiente considerazione per la
condizione femminile
introduce fattori di instabilità nell’assetto sociale. Penso allo
sfruttamento di donne trattate come oggetti e alle tante forme di
mancanza di rispetto per la loro dignità; penso
anche — in contesto diverso — alle visioni antropologiche persistenti
in alcune culture, che riservano alla donna una collocazione ancora
fortemente sottomessa all’arbitrio dell’uomo, con conseguenze lesive
per
la sua dignità di persona e per l’esercizio delle stesse libertà
fondamentali. Non ci si può illudere che
la pace sia assicurata finché non siano superate anche queste forme di
discriminazione, che ledono la dignità personale, inscritta dal
Creatore in ogni essere umano”.

 

Il
pieno rispetto della dignità della donna, il suo riconoscimento e la
sua valorizzazione è davvero solamente un
sogno? Cominciamo a rispondere con scelte concrete nelle nostra
associazioni in Europa, perché tante donne, attraverso l’UMOFC, possano
dire

 

“I have a dream, io sogno, yo tengo un sueño, j’ai fait un rêve”

  che

i diritti delle donne nel privato come nel pubblico non siano semplicemente dichiarati

la famiglia sia un luogo di reale corresponsabilità nei diritti e nei doveri

l’educazione
familiare sia la prima occasione per una crescita paritaria nel pieno
rispetto dell’integrità anche fisica della persona

la
scuola aiuti a superare lo stereotipo dei ruoli e a considerare ogni
differenza come risorsa da promuovere intervenendo anche sulle forme
emergenti di devianza, di intolleranza e di bullismo

il mondo del lavoro sia aperto ad un accesso senza discriminazioni di genere specialmente nelle responsabilità

il
mondo dei media offra un’immagine realistica e non riduttiva della
figura della donna nella vita quotidiana e nella vita sociale

il volto femminile della politica non sia marginale né semplicemente di contorno, superando nei fatti l’ambiguità delle “quote
rosa”

il
continente europeo impari a respirare a due polmoni e a testimoniare
accoglienza e solidarietà a partire dalle donne e dai bambini

la
Chiesa sappia riconoscere e valorizzare il “genio femminile” che anche
oggi può aprire vie inedite di speranza nella reale condivisione
e corresponsabilità dell’impegno per l’annuncio e la costruzione della
comunità ecclesiale

 

In questo ci siano maestre Caterina da Siena, Brigida di Svezia ed Edith Stein, patrone d’Europa.

Maria Giovanna Ruggieri