[Natale 2008] Passare a una fase più matura …

Natale 2008

 Passare a una fase più matura …

Ci sono
tempi di lungo silenzio. Non per motivi particolarmente rilevanti, ma
perché il semplice fluire dei giorni e delle settimane porta con sé
piccole-grandi
cose che si ha voglia di dire quando ci si sente capaci di raccontare.
Sta finendo un altro anno ma, soprattutto, ne comincia uno nuovo
all’insegna di una voglia di andare avanti, di passare dalla fase
iniziale, in cui è
necessario soprattutto prendere le misure, a una fase più matura, in
cui entusiasmo e voglia di fare trovino nella continuità e nella
capillarità delle iniziative e delle attività un radicamento
sempre maggiore. All’inizio dell’ultimo anno della mia presidenza del
CTI, mi sembra importante mettere a fuoco alcuni punti che segnalano
con chiarezza, a mio avviso, che stiamo entrando in modo del tutto
naturale in
questa fase di maturazione.

1. Iscrizioni. Nell’anno 2007, il numero delle iscrizioni è cresciuto (80 tra ordinarie e straordinari) e 30 hanno formalizzato anche la loro iscrizione all’AFERT. Il Convegno di Vico Equense ha visto per la prima volta
una presenza significativa delle teologhe italiane e speriamo così di aver confermato la tendenza espressa già nel nostro convegno internazionale di Roma 2006 a considerare la ricerca teologica delle donne europee
un interlocutore indispensabile del nostro cammino. Confermiamo dunque anche quest’anno la possibilità di fare un
abbonamento comulativo per il CTI e l’AFERT (€ 30+15). Ospiteremo poi sul nostro sito le notizie-Afert che ci perverranno dalla nuova responsabile per l’Italia, Trudy Vitolo (Napoli), alla quale facciamo i più cari auguri per la sua attività.

L’obiettivo di superare quota 100 iscritti potrà, forse, essere raggiunto se ognuna/o di noi si desse da fare per far conoscere il CTI e per favorire le nuove iscrizioni.

 

2. Incontri di zona. Quanto mai rilevante dal punto di vista della vita interna del CTI è stato il fatto che gli incontri teologici regionali o interregionali sono diventati ormai una consuetudine, e sono segnali di vitalità e di dinamismo. A Tri-veneto, Marche-Umbria, Firenze-Toscana, spero davvero possano quest’anno
aggiungersi Napoli-Campania, Sicilia, Roma-Lazio. Ho imparato che le cose avanzano quando i tempi si fanno maturi e che i tempi si fanno maturi quando si ha il coraggio di intraprendere qualcosa. Il fatto che diverse sono
ormai le socie che aggregano intorno al CTI tante altre donne (e non solo donne) per momenti di approfondimento teologico sembra, per quel che mi riguarda, la concretizzazione di un vero e proprio sogno. Non è per caso,
quindi, che anche da parte di soggetti ufficiali cresce la richiesta di farci presenti in diverse situazioni di dibattito teologico. A questo scopo, avviamo a partire da quest’anno
l’offerta di percorsi formativi di tipo biblico-teologico e interreligioso sull’identità di genere indirizzata a qualsiasi istituzione, civile o ecclesiale, ne faccia richiesta. Speriamo davvero che l’iniziativa prenda bene e che possiamo coinvolgere in essa un numero
crescente di socie. Indispensabile, evidentemente, che tutte pubblicizzino l’iniziativa.

 

3. Sito. Il sito web continua ad essere il nostro “fiore all’occhiello”: basta pensare che gli iscritti alla mailing-list sono ormai 335 e che, durante il mese di settembre,
i visitatori abituali sono stati, contemporaneamente, anche 534 e abbiamo perfino toccato un picco di 3747 visitatori connessi contemporaneamente. Il ringraziamento all’intelligente creatività di sr. Benedetta è
corale.

 

4. Sede. Da tempo ormai l’esigenza di dotare il CTI di una sede propria si era trasformata in urgenza. Anche questo va considerato un segno importante dell’acquisizione di
un’identità pubblicamente riconoscibile. Una serie di coincidenze favorevoli ci si sono presentate come una tentazione alla quale non sarebbe stato saggio resistere. Abbiamo voluto rischiare, sapendo che senza un
po’ di coraggio non si va da nessuna parte. Da due settimane, il CTI ha a sua disposizione un
piccolo appartamento (via Sanremo 12) dove stiamo
finalmente organizzando una segreteria, un archivio e uno spazio-riunioni
.
L’affitto è oneroso (€ 600 mensili + le spese) e darsi da fare per
trovare risorse economiche diventa ormai uno dei punti fondamentali della nostra agenda. Riguardo a ciò, vorremmo che tutte le socie condividessero in solido questa responsabilità. Abbiamo sperimentato che, se
si bussa, qualcuno prima o poi, uno spiraglio lo apre. Se quest’anno potessimo trovare qualche finanziamento regolare in più (Banche, Fondazioni, ma anche privati), la vita del CTI avrebbe trovato finalmente quella
stabilità necessaria per crescere in creatività e apertura.

 

5. Pubblicazioni. La nostra prima pubblicazione [Non contristate lo Spirito. Prospettive di genere e teologia:
qualcosa è cambiato?, Verona 2007
] ha rappresentato un modo per farci conoscere. Dopo due presentazioni organizzate dall’Università di Roma
Tre (maggio) e dall’Università Verona insieme al Gruppo di Diotima (ottobre), ne sono già programmate altre due (Brescia e Genova). Ricordiamo alla socie la disponibilità dell’
editrice Gabrielli a ospitare tra le sue pubblicazioni o anche sulla sua rivista monografie
o contributi di teologhe italiane.

 

E’ in stampa il primo volume della collana editoriale del CTI “Sui generis” (Editrice Effatha) con
i materiali del convegno internazionale di Roma 2006 e per il 2008 sono già in programmazione altri tre volumi.

 

6. Seminario-assemblea. Anche per il prossimo anno ci sembra opportuno affiancare all’assemblea
nazionale un seminario di riflessione per continuare l’approfondimento del tema
Sui generis a cui sono invitati, oltre a tutte/i le/i nostre/i socie/soci, anche tutti coloro che fossero interessati a una riflessione teologica di genere. Comunico intanto il
luogo e la data, riservandomi appena possibile di presentare il programma dettagliato. Il seminario-assemblea si terrà a ROMA dal venerdì 29 febbraio (sera) alla domenica 2 marzo (pranzo).

 

7. Verso Tzion. Il viaggio in Israele rappresenta uno dei momenti forti della vita del
CTI per il prossimo anno. Il
programma è stato comunicato ed ora è importante che le iscrizioni arrivino nel tempo giusto e che il gruppo che si costituisce non sia né
troppo grande né troppo piccolo. Possono partecipare anche “simpatizzanti-CTI” e per questo chiediamo vivamente alle socie che fossero interessate di fare l’iscrizione quanto prima.
 

 

 So benissimo che queste parole raggiungeranno ciascuna/o di noi in situazioni molto diverse. Di gioia,
mi auguro, ma anche, purtroppo, di dolore. Lo studio teologico, la maturazione di una fede consapevole, l’inserimento nella vita delle nostre chiese e la partecipazione alla storia del mondo ci hanno reso capaci di distinguere
le gioie vere da quelle adulterate, ma ci hanno anche insegnato a bere fino in fondo i calici di sofferenza che la vita ci presenta. Ci hanno però reso capaci di credere che uno solo è il nome del Dio di Gesù
Cristo: Dio-con-noi. Per questo, in un tempo in cui il nome di Dio viene troppo spesso pronunciato invano, auguro a tutte/i che il Dio-con-noi faccia risplendere per noi il suo volto e ci dia la pace.

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