La finestra teologica 16

“Nella sofferenza l’uomo sperimenta la propria situazione esistenziale. Qui egli si sente un essere che si trascende verso un infinito e che proprio autotrascendendosi fa un’esperienza della propria finitudine. Questo suo carattere di finitezza diventa per lui un richiamo, un segno ed un simbolo di trascendenza. Ma della trascendenza egli possiede soltanto un concetto negativo. Un essere umano che volesse capire, da essere finito, ciò che è infinito, depotenzierebbe inevitabilmente l’infinito stesso. “

 

W. Kasper, Gesù il Cristo, pag. 70,  Queriniana, Brescia 2004

 

 La vera dignità dell’uomo si colloca quindi nella sofferenza del riconoscere la propria finitudine ?

 

                                                                                                                        Barbara Serpi