«Viviamo dunque in una società post-atea in cui una certa “morte di Dio” ha raggiunto gli strati più profondi della coscienza e del cuore dell’uomo: Dio non è contestato ma semplicemente smette di essere significativo, reale e
importante per la vita quotidiana e, dunque, l’ateismo odierno appare semplicemente disincantato, disinteressato alla questione di Dio e tradotto in una miscredenza pratica quotidiana.»
F. Cosentino, «Postmodernità, ateismo e immagini di Dio» in Rassegna di teologia, Edit, Napoli 2010, n4 pag 555
Questo disinteresse è forse dovuto al bisogno di avere una differente immagine di Dio? L’immagine di Dio non è più allineata con quella del genere umano?
Alessandra Guercio