INTERROGAZIONE APERTA SULL’OBBEDIENZA CRISTIANA

Sfide del cristianesimo – Centro Studi del Fenomeno Religioso
 
 
Il Centro Studi del Fenomeno Religioso è un polo di ricerca nato come attività scientifica della Fondazione Centro Studi Campostrini di Verona. Oltre a “Filosofia della religione” e “Scienze delle religioni”, il Centro Studi apre un nuovo settore di ricerca chiamato “Sfide del cristianesimo”, dedicato esclusivamente alle questioni fondamentali e attuali che fanno la problematicità e la specificità della religione cristiana.
Particolarmente orientato alla discussione seminariale e alla promozione delle generazioni più giovani, il Centro Studi orienta le sue attività annuali e biennali all’approfondimento di tematiche nei tre settori di ricerca indicati, anche in vista di pubblicazioni cartacee o on-line di saggi scientifici (vedi “Attività scientitiche” sul sito www.centrostudicampostrini.it).

 
Contemporaneamente alla traduzione del saggio di Jacques Ellul La
subversion du christianisme (in uscita presso le Edizioni Fondazione
Centro Studi Campostrini) il Centro Studi del Fenomeno Religioso propone
nel 2011 un’interrogazione aperta sulla tematica dell’obbedienza
cristiana – che si trova nell’allegato “interrogazione aperta
sull’obbedienza cristiana”.
 
Se è vero che il cristianesimo sembra distinguersi per aver messo al
centro, tra le altre cose, i valori della libertà e dell’amore, allora
l’idea di obbedienza come comunemente intesa potrebbe creare qualche
frizione all’interno della religione cristiana. Di qui la necessità di
pensare correttamente e fino in fondo la nozione di obbedienza
cristiana, nella sua specificità forse non coincidente con il
significato comune di obbedienza. Per la sua forza normativa
l’obbedienza cristiana sfida ed è sfidata nell’interazione con la
libertà e l’amore, e per questo costituisce un momento inaggirabile da
sentire e intendere bene, tanto per il fedele cristiano quanto per lo
studioso del cristianesimo.
Nonostante questa evidente importanza, sembra di dover constatare una
mancanza di attenzione per l’obbedienza cristiana oggi. Dopo la stagione
conciliare e postconciliare del Vaticano II, in cui l’attenzione è
stata comunque catalizzata soprattutto dall’obbedienza tra i cristiani,
nel ripensamento delle pratiche e dell’istituzione gerarchica della
Chiesa cattolica, ci ritroviamo ora con una relativa povertà di
approfondimenti sulla più fondamentale relazione di obbedienza cristica
tra l’uomo e Dio, con tutto quanto ne consegue.
Oltre alle singole tradizioni delle diverse confessioni cristiane, è
certamente innanzitutto nel Nuovo Testamento che troviamo le risposte
alla questione dell’obbedienza cristiana, sottoforma di segnavia per il
cammino interrogante del fedele e dello studioso. A questo punto sembra
essere un compito particolarmente urgente proporre o riproporre oggi una
serie di domande sull’obbedienza cristiana, in guisa di stimolo per
questo specifico cammino accompagnato dalla lettura del Nuovo
Testamento. Si tratta quindi di domande che nella loro formulazione
cercano di captare le difficoltà intrinseche al messaggio cristiano come
anche le preoccupazioni dell’uomo che cerca di mettere in pratica quel
messaggio.
In quest’ottica le domande sono state qui formulate con un accento
volutamente ingenuo, ma seguendo l’asse che tiene insieme la
tradizionale visione filiale dell’obbedienza, quindi il confronto con la
libertà e poi l’amore, per giungere solo alla fine all’interrogazione
sull’obbedienza tra i cristiani nelle loro istituzioni religiose e in
relazione alle istituzioni civili. Di qui il passaggio finale ad un
possibile confronto tra l’obbedienza cristiana e quella di altre
religioni. Sono stati inoltre indicati alcuni riferimenti al testo
biblico in modo sicuramente non esaustivo in qualità di ulteriore
stimolo di riflessione.
 
L’interrogazione è aperta a tutti quanti sono interessati alla delicata
questione dell’obbedienza cristiana e si rivolge particolarmente alle
giovani generazioni. È una sfida importante da cogliere ed urgente si
presenta il compito di una discussione aperta su una tematica così
delicata.
Si chiede a ciascuno di reagire con una riflessione ad una o più delle
undici domande poste: l’intento è quello di raccogliere il più ampio
numero di stimoli, in vista di una pubblicazione cartacea che metta a
fuoco lo status quaestionis nella nostra realtà contemporanea.
 
Si chiede di far pervenire un’indicazione di interesse a partecipare
all’interrogazione, ed è fissato per settembre 2011 la consegna dei
testi (è lasciata libera la lunghezza della riflessione). Si procederà
quindi ad una selezione dei testi in vista della pubblicazione, prevista
per la fine dell’anno corrente.
 
Verrà inoltre organizzato in autunno a Verona un evento seminariale
sulla stessa tematica, il quale sarà certo legato ai contributi
pervenuti e avrà l’esplicito obiettivo di mettere in dialogo le
generazioni più giovani con gli esperti più anziani.
Scarica il file con le domande