La finestra teologica 51

“Con la lenta ma
inesorabile crisi di rottura del mondo classico e neo-classico il teismo ha
trovato i suoi critici. (…) La protesta contro l’accadimento della sofferenza
radicale nella storia, specialmente degli innocenti, ha anch’essa indotto gli
studiosi a rigettare il Dio teistico. Un Dio che potrebbe mettere fine a tale miseria
ma invece la “consente”, per qualsiasi ragione, appare moralmente
intollerabile. Col venire alla parola dei poveri e di quanti sono stati
soffocati con la violenza, l’idea teistica di Dio viene criticata (…) così
facilmente indirizzata ad un invito divino alla passività, all’obbedienza, alla
sottomissione e così spesso cooptata per sostenere un dominio civile ed
ecclesiastico ingiusto.”

E.A. Johnson, Colei che è. Il mistero di Dio nel discorso
teologico femminista,
Queriniana, Brescia 1999, pp. 49-50.

L’esempio e l’insegnamento di Cristo: “e
colui che vorrà essere il primo tra voi si farà vostro schiavo “ quanto ancora
dovranno richiamarci a conversione verso una sempre nuova ‘ immagine
di Dio’ inesorabilmente legata ad una nuova prassi relazionale, sociale,
economica?

Lucia Magrini