Mariangela Petricola, Pensare Dio. Il cristianesimo differente di Italo Mancini, Cittadella Editrice, Collana Studi e Ricerche sez. teologica, Assisi 2011.

È possibile parlare di Dio in un contesto di incertezza del senso? Sì, a condizione che si offra, come suggerisce I. Mancini, un cristianesimo capace di liberare la storia e di creare uno spazio per l’invocazione. Ma ciò richiede la fatica della riflessione e il dialogo con la cultura.

Dalla quarta di copertina

È nella consapevolezza della complessità del vero e nella ricerca di un equilibrio tra laicità del mondo e trascendenza di Dio, che si coglie l’originalità e l’attualità del pensiero di Italo Mancini. La religione, infatti, per Mancini, non è  teoria su Dio, ma esecuzione di una proposta di salvezza, riconciliazione e trasformazione storica. Per assolvere questo compito, però, occorre che essa esibisca tutta la sua rilevanza veritativa, pena l’interscambiabilità con qualsiasi ipotesi di salvezza. Risiede qui l’opzione di un cristianesimo paradossale, dove la questione dell’incognito di Dio si pone insieme alla sua incidenza nella prassi.