La finestra teologica 79

“Finitezza e fragilità si correlano e si richiamano l’un l’altra, ma non stanno sullo stesso piano: anzi è proprio il caso di dire che la fragilità è uno degli attributi più evidenti della finitezza. Dalla finitezza dipende la fragilità umana, siamo fisicamente e emotivamente fragili, forse proprio per il nostro destino di caducità. Quello che in questa sede proviamo a domandarci è se oggi siamo più fragili rispetto ad altre epoche della storia o se semplicemente siamo meno capaci di accogliere il fragile, di custodirlo ed emotivamente accoglierlo non come un difetto, ma come un pregio dell’essere finito. Proprio in quanto esseri fragili ossia frangibili siamo anche preziosi, ovvero creature a cui dobbiamo prestare la massima attenzione. Si tratta di un riconoscimento che si apre ad un interrogativo ulteriore: in questa nostra società che Bauman definisce di consumatori, che posto è riservato al fragile?  

Ma la domanda potrebbe anche essere così riformulata, in una società dove tutto sembra essere ridotto a merce di scambio, il fragile è ancora e sempre un bene prezioso o solo un materiale di scarto?”

D. Pagliacci, La fragilità tradita e donata, in “Sacramentaria e Scienze Religiose”, 37 (2011), pp. 87-88.

 
Brano scelto e proposto da Lucia Magrini