Non si vince il male del mondo gestendo potere e denaro,
sfinita e violenta la democrazia si inganna a numeri effimeri e verità di parte
per noi tutt*, ombros*partigian* di lotte sconfitte
tra bandiere spezzate dal vento contrario e sogni sfuggiti a mani distratte.
L’avete vissuto da donne, lo avete gridato a noi maschi:
- nel dentro dell’acqua che nutre speranza e respira giustizia
- nel dentro del sogno che svela l’insieme e genera un noi
- nel dentro dell’amore che dà casa all’oltre imminente
- nel dentro della scuola che accoglie il plurale diverso,
- nel dentro della memoria che vive e della storia che uccide
- nel dentro sconnesso e gioioso del cammino congiunto
- nel dentro di un futuro atteso che già veglia tra anime e corpi,
- nel dentro di un gesto, non solo di donna, che intreccia cure e ferite,
- nel dentro di una buona rugiada che sconfigge la nebbia ed il dolore
- nel dentro del fuoco che una libertà e mille abbracci ravvivano quando ogni passante rifiuta il destino e lì getta il suo inutile ceppo
da quel dentro, che è nido inviolabile di umano e di coraggio,
occorre tornare e partire, immaginare la terra, riprendere insieme il respiro più ampio,
soffiare le vele, aprire il mare, migrare nell’eros, generare la luce
Grazie
Vanni
“Non avevano mai camminato insieme:
lo affascinò il candore cui procedevano uno accanto all’altra”
G.G.Marquez