[18 Luglio 2005]… e andiamo avanti!

ImageSono stati mesi di lavoro sotterraneo. Come preannunciato nella I
Assemblea nazionale del 23 gennaio u.s., l’impegno del Consiglio di
Presidenza doveva essere rivolto essenzialmente alla preparazione di
due iniziative. Entrambe, avverranno a Roma. Non è detto però che,
almeno della prima, qualcosa non sia esportabile o comunque proponibile
anche in altri contesti. Me lo auguro di cuore!

Innanzi tutto, i
Colloqui conciliari, con i quali il CTI intende contribuire a tessere i
fili di una memoria ecclesialmente condivisa del Concilio Vaticano II.
Parlare del Vaticano II a quarant’anni dalla sua conclusione è, in
fondo, d’obbligo. Si può farlo però in tanti modi, dando risalto a un
aspetto piuttosto che a un altro. Il fatto che ad organizzare una serie
di Colloqui conciliari sia un’associazione di teologhe è invece
un’assoluta novità. Eppure, a quarant’anni di distanza, è evidente che
proprio l’accesso delle donne allo studio e all’insegnamento accademico
della teologia e il loro inserimento a pieno titolo nella vita
ecclesiale è stata una delle profonde trasformazioni avviate da
quell’assise conciliare.

Il programma è definito, anche se non
ancora pubblicato. Lo faremo all’inizio di settembre. Possiamo però
anticipare che, in quattro martedì del mese di novembre [8/15/22/29] si
terranno a Roma, nella Sagrestia del Borromini della chiesa di
Sant’Agnese in agone di piazza Navona, quattro "colloqui" tra una
personalità della cultura e una teologa del CTI. Sulla portata storica
del Vaticano II e su tre tematiche che ne hanno rappresentato
altrettante linee prospettiche: la libertà di coscienza, la pace come
scopo primo ed ultimo di tutte le religioni, la laicità.

Nati
con il patrocinio dell’Assessorato alla multiculturalità del Comune di
Roma, saranno "colloqui" aperti a tutti coloro che, avendo vissuto
quell’evento, sentono oggi la necessità di farne oggetto di memoria
condivisa, e a tutti coloro che, non avendolo vissuto, desiderano
scoprirne le ricchezze.

Essi si vanno ad aggiungere, con una
finalità maggiormente divulgativa, al IX Convegno dell’Istituto
Costanza Scelfo su "Donne e teologia. A quarant’anni dal Vaticano II"
(Pontificia Facoltà Teologica Marianum, 4-6 novembre) al quale spero
davvero che possiate partecipare in molte. Con esso Cettina Militello
aprirà uno spazio di approfondimento scientifico e di dibattito critico
sull’interpretazione dei grandi temi conciliari in rapporto alla
soggettualità ecclesiale e teologica delle donne.

La maggior
parte delle energie (soprattutto delle mie!) sono state però assorbite
dalla preparazione del Convegno delle teologhe europee che si terrà a
Roma dal 30 marzo al 1 aprile 2006 sul tema "Teologhe: in quale
Europa?". Mi rendo conto che abbiamo raccolto una sfida impegnativa.
Potremo rendere pubblico il programma che abbiamo approntato solo
quando i diversi relatori a cui abbiamo chiesto di intervenire ci
avranno dato una risposta definitiva. Si tratta di uno sforzo grande,
ma anche molto entusiasmante che corrisponde, ne sono convinta, al
compito che ci siamo date: senza nulla togliere alla qualità del lavoro
accademico, praticare una teologia che scelga l’agorà culturale e
istituzionale come irrinunciabile momento di verifica e spazio di
confronto.

Sono stati mesi di lavoro sotterraneo. Molto è
stato fatto e ancora di più c’è da fare. Soprattutto per quel che
riguarda il convegno europeo. Passare alla fase operativa richiede
sforzo, fatica e anche un pizzico di coraggio. Ripenso al nostro I
Convegno nazionale del marzo 2004, però, e questo mi infonde la
certezza che grande sarà la collaborazione e sentita la partecipazione
anche questa volta. E vado avanti!

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Roma, 18 Luglio 2005